MEGALITH - Guardiani Italiani

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PERSONAGGI > VILLAIN


Zafira apre improvvisamente gli occhi come a destarsi da uno stato di trance e si ritrova seduta su un letto, al centro di una camera spoglia, dalle pareti in metallo opaco. La stanza è priva di porte e finestre, illuminata solo dalla tenue luce di un neon. La donna non ricorda assolutamente come sia arrivata lì e inizia a temere per la sua incolumità. All'improvviso, nella parete di fronte a lei appare una linea di luce che forma un rettangolo e, con un veloce movimento che la donna non riesce ben a comprendere, si apre una porta da cui entra la figura di un uomo che porge le mani in avanti come a tranquillizzarla. Indossa una maschera completamente bianca con solo un simbolo inciso sulla parte superiore.
E' una runa. Zafira riconosce il simbolo. L'uomo le parla:
«L'hai riconosciuta, vero Zafira?»
«Chi sei, perché sono qui?»
«Non temere, non vogliamo farti del male. Il mio nome è Simon e sei nella sede della Megalith, un'organizzazione che si occupa di ricercare reperti archeologici legati a poteri mistici. Il nostro credo si fonda sul significato della runa che hai visto. Sai come si chiama?»
Zafira, ancora intimorita, risponde con voce bassa...
«Mannaz.»
«Mannaz, esattamente! Questo glifo simboleggia l'avo divino, l'uomo. Rappresenta il legame fra gli uomini e gli Dei. Ma il concetto di divino, per noi, per te, Zafira, non è lo stesso che viene insegnato dalle religioni. Siamo ciascuno un salvatore... vuoi finire tu, per me? Conosci come continuare, vero?»
La donna è più tranquilla, avvertendo come una sorta di intesa con l'uomo che le parla con una voce calda e profonda.. Risponde recitando il senso del simbolo, un significato profondo che l'ha guidata per tutta la vita..
«Siamo ciascuno un salvatore, ognuno un dio. È il timore di ciò che questo significa che ci lega al regno dell'umanità.»
Simon annuisce lentamente con la testa per poi riprendere a parlare.
«Sappiamo tutto su di te, Zafira. Sei stata guidata da tua madre fin dalla tenera età a sviluppare le conoscenze e le doti che ora ti appartengono. Sappiamo che ti sei sentita perduta quando la Cupola di Torino, la setta per cui ti sei tanto sacrificata, è stata distrutta da un Guardiano, ma possiamo aiutarti a riedificarla.»
A Zafira brillano gli occhi, e inizia a guardare l'uomo con ancora meno timore. Simon riprende a parlare, questa volta è vicino alla donna e le tende le mani finché lei le afferra. Ora le parla con una voce ancora più calda che le trasmette tranquillità e speranza...
«In un mondo dove crollerà ogni certezza, un evento aprirà le porte alla consapevolezza! Ti ho fatto portare qui perché voglio concederti il privilegio di conoscere e servire l'entità che, presto, noi della Megalith riporteremo nel nostro piano di realtà. E' il Signore della Luce che hai atteso con fervente fede per tutta la vita... sei pronta a servire EMPIRE?»
La donna alza il volto fissando Mannaz con il cuore che le batte forte per l'estasi che la pervade.
«Sì, sono pronta!»
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